Oggi in Campania al via le convocazioni per vaccinare i cittadini della fascia che va da 70 a 79 anni. Molti erano già prenotati, ma avevano dovuto rinviare la somministrazione a causa della momentanea sospensione di AstraZeneca. Ma i nodi da sciogliere restano ancora molti, a partire dalle vaccinazione delle categorie fragili per cui sono chiamati a collaborare i medici di famiglia. Su 500 in 168 hanno deciso di vaccinare nei propri studi. Continua, invece, la profilassi dei pazienti già in carico delle unità operative del Policlinico Federico II.
A Napoli, si tira anche un primo bilancio sulla percentuale di sanitari vaccinati. Il personale degli ospedali vaccinato al 95 per cento, seguito dalle strutture accreditate al 92 per cento, poi i farmacisti e gli informatori sanitari all’ 89 per cento e infine i dipendenti Asl all’88 per cento. L’adesione complessiva per medici generici, biologi, psicologi, infermieri, chimici e fisici, veterinari, tecnici sanitari e ostetriche è del 73 per cento.
Per quanto riguarda le forniture questa settimana sono arrivate 121.680 dosi di Pfizer che si aggiungono alle 23.300 di Moderna consegnate sabato. La Campania si conferma tra le prime regioni per vaccinazioni effettuate: 702.467 su 794.59 con l’88.4 per cento, dietro solo a Provincia Autonoma di Bolzano, Molise e Valle d’Aosta. Accende infine nuove speranze l’avvio della sperimentazione per il vaccino Reithera nell’ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino, individuato tra i 27 centri clinici per partecipare alla seconda fase dello studio. Sono circa 50 i volontari che sono stati arruolati per la sperimentazione.
