venerdì, Marzo 29, 2024
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Covid protagonista in Grey’s Anatomy: onore alla realtà o spensieratezza negata?

In onda da 17 anni ormai, Grey’s Anatomy è la serie medica di grande successo sia in America che in Italia. Con più di 300 episodi, lo show continua a stupire il pubblico e a non perdere un colpo… almeno fino ad oggi. Ma partiamo dal principio:

“Operazioni. Relazioni. Complicazioni”. Così, nel lontano marzo del 2005, al pubblico americano è stato presentato il progetto di Grey’s Anatomy. La serie a sfondo medico, ambientata in un immaginario ospedale di Seattle, ha rilanciato in tv il genere del “medical drama”, e ha visto nascere l’astro di Shonda Rhimes. La sceneggiatrice, non solo è stata la direttrice creativa dello show, ma è diventata anche una delle produttrici più influenti della tv di oggi, lasciando un’impronta quasi indelebile nel panorama seriale mondiale.

In Italia arriva a settembre dello stesso anno su Sky, per una trasmissione in prima serata anche su Italia Uno qualche mese dopo. Oggi, nell’epoca dei servizi streaming a pagamento, le prime 15 stagioni sono disponibili sia su Amazon Prime Video che su Star, estensione di Disney+. In attesa, ovviamente, di vedere anche le due successive. In America, invece, sono in onda gli episodi della stagione 17. I primi sei sono disponibili su Sky, diffusi a distanza di poche settimane dalla trasmissione negli States. I restanti sono previsti ad aprile.

Quasi venti anni dopo, Grey’s Anatomy è ancora una tra le serie più viste negli Stati Uniti, ed è anche una tra le più commentate in rete. E nonostante le storie e le emergenze mediche non sono avvincenti come gli albori, lo show è comunque un punto di riferimento per gli appassionati.

Shonda Rhimes non si è trovata impreparata neanche di fronte a un’epidemia che, nel corso del 2020, ha sconvolto tutto il mondo. Come serie medica, Grey’s Anatomy ha voluto raccontare le fasi più salienti della pandemia da Covid-19.

La serie, infatti, nella stagione che è tutt’ora in corso, ha integrato le vicende personali a quelle legate al virus, raccontando l’affanno degli ospedali, il lockdown, la ricerca delle mascherine e i problemi legati al distanziamento sociale. Sul set tutti utilizzano i dispositivi di protezione individuale, e passo dopo passo vengono spiegati i protocolli medici a cui tutto il personale viene sottoposto ogni giorno. Dopo 17 anni la serie ha trovato nuova vita, raccontando con garbo una pagina triste della nostra realtà. Altri show, come New AmsterdamThe Resident e The Good Doctor hanno introdotto nella storia la pandemia da Covid.

Col Covid non si scherza, ma ridere è fondamentale specialmente in un periodo come questo. Molte persone infatti, tornate a casa dopo una giornata di paura e di lotta col virus, vogliono solo spegnere i pensieri e accendere la televisione nella speranza di ritrovare un pizzico di buon umore in qualche show che sia lontano dalla realtà.

Tanti sono stati quei programmi già pronti (col famoso avviso “registrato prima del Dpcm” eccetera), che hanno dovuto porsi di fronte al dilemma: dimenticarsi del Covid o spettacolarizzarlo?

Gli occhi e l’attenzione di noi spettatori da casa sono sicuramente cambiati: quando sullo schermo due persone si avvicinano, o si danno la mano, scatta spontanea la domanda «perché quelli possono toccarsi?».

Ma nonostante questo la gente è stanca di guardare un dramma nel dramma e Grey’s Anatomy inizia a perdere spettatori e fan affezionati con la mossa di onorare la realtà della pandemia.

Dopo tutti questi anni, cosa può essere giusto e cosa può essere sbagliato? È giusto parlare della pandemia per stupire i fan?  La risposta è molto semplice: qualsiasi cosa è lecito nel mondo di Grey’s Anatomy.

Questa risposta non convince i telespettatori, la verità è che c’è un grande bisogno di spensieratezza, di leggerezza, motivo per cui anche i fan più legati alla serie ad oggi, decidono di non guardarla.

È scientificamente provato che la terapia del sorriso allontana stress e ansia, allenta la tensione e interrompe il fastidioso rimugino dei pensieri negativi.

Ci dispiace Shonda ma in quest’anno di grande fatica pensare ad altro ci aiuta perché abbiamo bisogno di credere ancora nella leggerezza e nella possibilità di vivere momenti di vero piacere, voto per questa stagione di Grey’s Anatomy: 5.

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