sabato, Aprile 20, 2024
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Raptus di violenza contro medici e infermieri: 4 casi in Campania nelle ultime 72 ore

Un noto proverbio recita: « ambiasciator non porta pena », eppure questo sembra non valere negli ospedali, dove medici e soprattutto infermieri sono vittime di aggressioni da parte dei malati o dei parenti dei ricoverati che riversano su di loro la rabbia scatenata dal sovraffollamento dei reparti, dalle attese interminabili o da trattamenti ritenuti da questi insufficienti. La retorica che vedeva in loro degli angeli e degli eroi, a quanto pare, si è rivelata un fuoco di paglia da affiancare a « il covid ci renderà tutti più buoni », altro motto naufragato dopo poco tempo.

Come riportato in un comunicato ufficiale da Nursing Up, il Sindacato degli Infermieri Italiani, si tratta di “Un vero e proprio bollettino di guerra. Nelle ultime 72 ore si registra una pericolosa escalation di vergognosi casi di aggressioni fisiche e verbali, negli ospedali italiani, con protagonisti, loro malgrado, i nostri infermieri, vittime predestinate della violenza cieca e della rabbia incontrollabile da parte dei parenti dei pazienti o dei malati stessi.  Ancora una volta vere e proprie spedizioni punitive, che hanno come bersaglio il personale sanitario, intento ogni giorno a svolgere il proprio lavoro con zelo e spirito di umanità.”

Antonio De Palma, presidente dell’associazione sopracitata, ha affermato che 4 di queste ultime aggressioni sono avvenute in Campania, “in assoluto tra le prime regioni in Italia ad annoverare le aggressioni agli infermieri con una periodicità davvero allarmante”: per la precisione sono avvenute a Pianuradove il personale sanitario è stato costretto a barricarsi in ambulanza per una questione di precedenza sulla strada , a Giugliano in cui la spedizione punitiva di cinque persone ha interessato il reparto di Medicina Generale a causa di una presunta superficialità nell’accudimento di una paziente, a Caserta che è servita da scenario per una reazione violenta da parte di alcuni individui in seguito alla morte di un loro caroe a Napoli qui un infermiere di famiglia ha denunciato un’aggressione verbale da parte di alcuni pazienti all’interno del suo studio.

La colpa delle carenze organizzative e strutturali che caratterizzano gli ospedali sono da attribuire agli infermieri e ai medici? Assolutamente no, dato che tali disguidi “nascono nelle stanze dei bottoni, dove ci sono manager pagati fior fior di quattrini.”

Se ce la si vuole prendere con qualcuno, allora, non è di certo con chi lavora tutti i giorni per garantire la nostra salute.

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