Da giorni il numero dei nuovi contagi da Covid continuano ad aumentare. Politici e addetti ai lavori avvertono su nuove possibili chiusure da settembre, ma cosa si sta facendo per combattere la curva epidemica?
Continua a salire la curva epidemica, causa soprattutto della variante Delta che si dimostra una validissima alleata per il Covid che continua a provocare nuovi contagi. Dopo tre mesi di dati in discesa, infatti, negli ultimi giorni siamo difronte ad un’inversione di marcia che fa preoccupare tutti, dal singolo cittadino al Ministro della Salute.
Diverse sono le voci politiche e scientifiche che danno la loro versione su ciò che sta accadendo. Da chi chiude gli occhi e continua a vedere un ritorno alla normalità del quale, dati alla mano, è evidente che non è possibile ancora parlare, a chi auspica nuove chiusure se l’aumento dei contagi continuerà. Ma cosa si sta facendo davvero perché la curva dei contagi da Covid ritorni a scendere?
È possibile parlare di nuove chiusure?
Molti Governatori regionali – incluso il Governatore della Campania De Luca – non fanno giri di parole: se la curva continuerà a salire è inevitabile prevedere nuove chiusure. L’ipotesi del ritorno alle chiusure, però, non sembra allettare nessuno: né i cittadini che sono pronti a partire per le vacanze estive, né agli imprenditori che solo da qualche settimana hanno potuto ricominciare a lavorare a pieno regime.
L’unica soluzione a questa impasse sembra essere la solita: rispettare sempre le misure di contenimento del contagio. Indossare la mascherina e tenere le distanze rimangono, per il momento, i migliori alleati per fermare la nuova ondata di contagi.
Il vaccino è davvero un’arma vincente contro il Covid?
Con l’inizio della campagna vaccinale abbiamo tutti creduto che l’epoca del Covid si sarebbe conclusa nel breve termine, salvo poi renderci conto che così non sarebbe stato. L’aumento dei contagi ci ha ricordato che, sebbene i vaccini rappresentino un’arma fondamentale per combattere il virus, da sola potrebbe non bastare.
In primo luogo, una grossa fetta del Paese è ancora titubante e restia a sottoporsi al vaccino. Anche qui, la soluzione al problema sarebbe semplice, eppure il Governo non ha ancora fatto nulla per attuarla. Con l’arrivo del green pass, molte attività potrebbero essere vietate a chi ancora non si è sottoposto a vaccinazione. In questo modo, pur restando la vaccinazione facoltativa, risulterebbe fortemente incentivata.
Un altro importante fattore che potrebbe remare contro l’immunità raggiungibile attraverso i vaccini è il fatto che il virus sta cambiando forma per cercare di adattarsi meglio ai corpi che lo ospitano. Si dovrà vedere quanto effettivamente i vaccini, creati per fornire una protezione dal virus nella sua forma originale, saranno efficaci contro le varianti, anche se i dati finora raccolti sembrano non intaccare la loro efficacia.
È, inoltre, da ricordare che sebbene una minima parte dei nuovi contagiati sia stata vaccinata, la protezione offerta dal vaccino fa sì che i soggetti che contraggono il virus sviluppino sintomi lievi, evitando la loro ospedalizzazione.
È, probabilmente, questo l’elemento che ci permette di vivere ancora un periodo di calma apparente. Sebbene molti politici siano moderatamente preoccupati per il recente aumento di contagi, la campagna vaccinale sembra rimanere il cavallo vincente sul quale puntare tutto. Evitare l’affollamento degli ospedali e delle terapie intensive, rendere il Covid una “semplice influenza” – per davvero, questa volta: è questa forse la ragione per la quale si parla di chiusure, ma ancora non si mettono in atto.
La preoccupazione rimane, ma sembra che, almeno per il momento, il Covid faccia meno paura.
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