giovedì, Maggio 2, 2024
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Carlotta Rossi e Bud Spencer: a sei anni dalla sua scomparsa, chiede il riconoscimento di paternità

Ha già firmato il suo libro “A Memoria” con il nome di Carlotta Rossi Spencer, presentandosi col cognome del famoso attore napoletano. Sono passati sei anni esatti dalla morte di Bud Spencer e Carlotta Rossi ha deciso di avviare l’iter giudiziario per il riconoscimento di paternità.

Carlotta ha deciso di rivolgersi al Tribunale di Roma non solo per il riconoscimento di paternità, ma anche per il risarcimento del danno subito per la mancanza della figura paterna nella sua vita. Per una promessa fatta alla madre, la donna non ha potuto rivelare chi era suo padre, a detta sua l’attore Bud Spencer, scomparso il 27 giugno del 2016.

Attualmente, Carlotta vive a Londra con le due figlie e di professione fa la producer.

“Non c’è un motivo per cui ho deciso adesso di avanzare le mie richieste in Tribunale e di raccontare in un libro il grande amore che ha legato mia madre a mio padre. Oggi sono pronta, prima no. E mi sento affrancata dalla promessa fatta a mia madre, mancata il 9 novembre 2015, che non avrei mai detto a nessuno chi era mio padre.”

La donna ha così raccontato il motivo per cui ha deciso di procedere con il riconoscimento della paternità proprio a sei anni esatti dalla morte dell’attore.

Carlotta Rossi nel suo libro affronta poi la questione del rapporto con papà Bud Spencer, che non è mai stato un estraneo per lei, anzi, ha provveduto al suo mantenimento, pagandole la scuola, l’Università e le vacanze. Tuttavia, il loro legame è sempre stato piuttosto formale:

“Di mio padre non avevo il numero privato, era sempre lui a chiamarci. Quando è morta mamma ho telefonato a Giuseppe Pedersoli, il suo primogenito, di cui mi ero procurata il numero. La telefonata è durata 30 secondi, il minimo indispensabile”. 

Quando l’attore è venuto a mancare, il 27 giugno del 2016, Carlotta ha deciso di non andare al suo funerale. Non nega che le sarebbe piaciuto, ma non avrebbe potuto dargli l’ultimo saluto come aveva immaginato: “Sono andata soltanto in Campidoglio, ho fatto la fila come tutti, accanto a ragazzi che avevano tatuato il suo nome e quello di Terence Hill sul braccio”. 

Maria Rita Balletta
Maria Rita Balletta
Studentessa di Giornalismo ed Editoria presso l'Università di Roma Tre. Appassionata di Cultura, Ambiente e Sport.
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