martedì, Aprile 23, 2024
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Parlamento UE: la Russia è stato sponsor del terrorismo

Mercoledì il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione nella quale si dichiara la Russia come uno stato sponsor del terrorismo.

“Gli attacchi deliberati e le atrocità commesse dalle forze militari russe e dai loro mercenari contro i civili in Ucraina, la distruzione delle infrastrutture civili e le altre serie violazioni delle leggi internazionali e umanitarie equivalgono ad atti di terrorismo e rappresentano crimini di guerra”, si legge nel comunicato stampa pubblicato dal Parlamento.

La risoluzione è stata adottata con 494 voti a favore, 58 contrari e 44 astenuti.

Tra i partiti italiani: il Movimento 5 Stelle ha scelto di astenersi, mentre Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Partito Democratico e gli europarlamentari del Terzo Polo hanno votato a favore. Tuttavia, tre deputati della delegazione del Partito Democratico al Parlamento europeo, Pietro Bartolo, Andrea Cozzolino e Massimiliano Smeriglio, oltre che l’ex Lega Francesca Donato, hanno votato contro la risoluzione.

Il voto del Parlamento europeo in questa circostanza è puramente simbolico, ma ha un forte valore politico. L’Unione Europea, infatti, non può ufficialmente designare gli stati come sponsor del terrorismo. A differenza degli Stati Uniti, l’Unione Europea non ha mai redatto una lista ufficiale di stati terroristi ed è sprovvista di una definizione legale delle conseguenze di una mossa di questo tipo.

Il Parlamento, tuttavia, ha invitato gli stati membri dell’Unione Europea a «porre in essere il quadro giuridico corretto» e a «considerare l’aggiunta della Russia a questa lista».

Mentre alcuni stati europei come Estonia, Lettonia, Lettonia e Polonia hanno già aggiunto la Russia alla propria lista di stati sponsor del terrorismo, gli Stati Uniti finora hanno evitato di ricorrere a questa mossa.

Attualmente nella lista degli Stati Uniti compaiono solo quattro stati: Cuba, Iran, Corea del Nord e Siria. L’aggiunta di una potenza economica e militare come la Russia non avrebbe però precedenti, ed è per questo che l’amministrazione statunitense resta scettica riguardo l’utilizzo di questa opzione, che determinerebbe un ulteriore isolamento della Russia e l’interruzione, probabilmente, di qualsiasi canale di comunicazione. Nemmeno durante la Guerra Fredda gli Stati Uniti hanno esplorato la possibilità di utilizzare l’etichetta di “stato sponsor del terrorismo” nei confronti dell’Unione Sovietica.

La risoluzione dell’Unione Europea, tra le altre cose, sollecita l’ulteriore isolamento internazionale della Russia, tramite la revoca della sua adesione alle principali organizzazioni internazionali, nel tentativo di ridurne i legami diplomatici al minimo.

I parlamentari hanno chiesto ai governi di includere nell’elenco dell’Unione Europea delle organizzazioni terroristiche il gruppo Wagner, uno dei gruppi di mercenari più efficienti del mondo, spesso accusato da organizzazioni internazionali di crimini di guerra e di utilizzo di sistemi di tortura, e le milizie di Ramzan Kadyrov, il leader della Cecenia, stretto alleato del presidente russo Vladimir Putin. Il Parlamento europeo ha anche auspicato l’adozione rapida di un nono pacchetto di sanzioni contro la Russia.

 

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