sabato, Aprile 20, 2024
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Migranti in mare, affondati due barchini a largo di Lampedusa

Due imbarcazioni sono affondate durante la notte rilasciando decine di dispersi. Centinaia di migranti salvati in zona Sar italiana, aiuto anche dai pescherecci locali

di Nicolaos Nicolau

Ancora morti dinanzi all’isola di Lampedusa, sono diversi gli  sbarchi registrati da stamane a causa di due naufragi avvenuti durante la notte. Secondo le segnalazioni provenienti dalle zone Sar di competenza italiana, sarebbero affondati almeno due barchini. Il primo sarebbe stato notato da un peschereccio, il quale equipaggio avrebbe tirato su e salvato 34 persone e recuperato una vittima. L’imbarcazione misurava circa 7 metri, sulla quale viaggiavano i seguenti sopravvissuti:  26 uomini, 8 donne e 6 minori. Mentre i dispersi ammontano a 20.

Ignota l’identità della vittima, la quale assieme al gruppo di migranti sono stati presto trasbordati sulla motovedetta Cp319 della Guardia costiera. Quest’ultima, assieme alla Capitaneria di Porto ha provveduto al trasporto ed al collocamento all’hotspot dell’isola di Lampedusa. Le testimonianze ricevute a seguito dei riconoscimenti e di una seconda segnalazione da parte della Guardia Costiera tunisina  confermano le partenze avvenute dalle coste di Sfax di Sabato sera (intorno alle 21). Si tratta di una città portuale e centro economico della Tunisia. Proprio da quest’ultima si sono registrati nell’ultimo week-end almeno 18 partenze dato il ritorno delle buone condizioni meteo.

I superstiti delle ultime tragedie, originari di Burkina Faso, Camerun, Costa d’Avorio, Guinea, Isole Comore e Sudan, hanno riportato malinconicamente alcuni dettagli ed informazioni riguardanti la propria odissea verso una nuova speranza. Speranza costosa e non assicurata visto l’ultimo girone politico, capace di ammontare sino a 600 euro per tratta. A bordo del barchino di metallo erano state caricate anche dieci taniche di carburante da venti litri ciascuna, oggetti facilmente infiammabili ed estremamente sensibili visto il numero di passeggeri.

Il secondo sbarco e l’ondata di SoS

Il secondo barchino è affondato nelle vicinanze dell’isola. I primi dati parlano di quarantadue persone soccorse dalla Guardia costiera, fra cui 5 donne e 3 minori, salvo 3 uomini dispersi. Il gruppo sarebbe salpato dalle coste africane alle 22 di sabato scorso, un’ora dopo rispetto al primo natante. Le informazioni provenienti dalle autorità tunisine parlano anche di numerosi corpi ritrovate sulle coste opposte alle acque Sar italiane, i quali potrebbero far parte dell’ultimo afflusso. Precisamente, la Guardia costiera di Sfax, Kerkennah e Mahdia ha rinvenuto ieri i corpi di 30 persone, tra cui quelli di due donne e due bambini, in stato di decomposizione. A renderlo noto sarà il portavoce della Guardia nazionale di Tunisi.

Attualmente si è registrato, a partire dalla strage di Cutro, un nuovo rilevante flusso di almeno 640 persone per un fine settimana. Si contano 17 imbarcazioni, con altri 179 migranti  soccorsi dopo le 12 di ieri sera. In totale 21 sbarchi con 819 persone nel giro di 24 ore.  Le motovedette di Capitaneria di porto e Guardia di finanza non sempre riescono a stare al ritmo o ironicamente sulla stessa lunghezza d’onda degli Sos ricevuti  e soccorrere le numerose imbarcazioni non lontano dall’sola. Nelle ultime 24h tutti i migranti sbarcati sono stati portati al centro di contrada Imbriacola dove sono ospitate  1.094 persone, a fronte dei poco meno 400 posti disponibili. Solo prima dei numerosi salvataggi e registrazioni, vi erano circa 300 immigrati.

Nicolaos Nicolau
Nicolaos Nicolauhttps://www.instagram.com/nicogreek_69/
Studente universitario presso il DISP dell'Università Federico II di Napoli
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