martedì, Maggio 14, 2024
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Superbonus, Conte: il “mal di pancia” viene a noi

In Italia aumentano disoccupazione e carovita, cala il Pil. Ecco i numeri del disastro del Governo Meloni

Roma, 4 set. (askanews) – “Ecco i numeri del disastro prodotto dall’incapacità del Governo Meloni. Dopo quasi un anno aumenta la benzina, aumenta la disoccupazione, aumenta il costo dei mutui, il carovita morde e cala il Pil. Gli sbarchi di migranti – che dicevano di voler fermare – sono più che raddoppiati. E il Governo che fa? Non ricordiamo una misura concreta a favore degli italiani, delle imprese, dell’occupazione. E allora meglio gettare fango sul passato e sul Superbonus, così magari qualche cittadino in buona fede ci casca”. Lo ha scritto su Facebook il presidente M5s Giuseppe Conte

“Il Superbonus è una misura che, dati alla mano, ha creato 1 milione di posti di lavoro, un rientro di gettito fiscale per le casse dello Stato e un impatto sulla crescita del Pil che ha fatto scendere il debito pubblico di 10 punti in due anni. Dire che è solo un costo sulle spalle dei cittadini è una menzogna e fa capire quanto il Governo Meloni sia del tutto impreparato ad affrontare il tema degli investimenti. Seguono le vecchie e superate logiche dei tagli e dell’austerità. Ma senza investimenti un’economia e un Paese muoiono. Non c’è futuro – insiste l’ex premier -. Oggi lo chiamano ‘buco’ ma dall’opposizione Fratelli d’Italia chiedeva di estendere e prorogare il Superbonus. La Lega nel 2022 sottolineava che il Superbonus ‘ha creato lavoro per imprese, artigiani e operai e valore per le famiglie’. Oggi scopriamo che gli stessi Ministri di Governo e le stesse forze politiche che lo difendevano a gran voce hanno il ‘mal di pancia’ solo a parlare di Superbonus”.

“Non fatevi fregare da queste tattiche da vecchia politica. Il ‘mal di pancia’ qui lo abbiamo noi. Grazie a quel rilancio dell’edilizia – che era in ginocchio dopo l’esplosione della pandemia – abbiamo rialzato il Paese e l’Italia era tornata a correre. Ora questi incapaci stanno facendo a pezzi quella crescita, lasciando indietro le famiglie in difficoltà, il ceto medio, i lavoratori. Smettano di prendere in giro gli italiani e si mettano seriamente a lavorare. Gli italiani li hanno votati non per continuare a fare propaganda ma per portare soluzioni. Il tempo degli slogan è scaduto”, conclude Conte.

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