“Credo che non si debbano su questi argomenti fare delle battaglie ideologiche di natura politica, ma si debba guardare al bene e all’interesse reale degli studenti e dei docenti. Bisogna valutare scuola per scuola, laddove ci sono delle presenze numerose di alunni anche provenienti da altre religioni, se non sia davvero il caso di rispettare certe date assai significative per loro. In questo senso io plaudo anche alla possibilità che, laddove ci siano presenze numerose di alunni ad esempio musulmani, si possa anche interrompere le lezioni per il Ramadan”.
A dirlo è l’arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, monsignor Andrea Bellandi, interpellato sulla delibera della Giunta regionale della Campania che fissa le date dell’anno scolastico 2024-2025 e nella quale è esplicitata la possibilità per la singola scuola di decidere la sospensione delle attività didattiche in caso di feste religiose che interessano parte della comunità scolastica.
Secondo monsignor Bellandi bisogna “cercare di favorire il fatto che l’elemento religioso non è estraneo alla dimensione educativa dei ragazzi, e quindi tener presente anche di certe date più significative. Purtroppo a volte vedo che non è così neanche in ambito cattolico, risulta che talvolta ci siano corsi o anche esami in date che per noi cattolici sono importanti, come il Venerdì Santo. Degli studenti che conosco hanno dovuto sostenere degli esami in una data che per noi è assai centrale. Dovrebbe esserci un rispetto per tutti e vedere come fare le scelte migliori non in base a battaglie di altra natura se non quelle del rispetto e dell’attenzione alla dimensione religiosa degli studenti, che è importante”.
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