Il Museo e Real Bosco di Capodimonte rende omaggio a Mimmo Jodice (Napoli 29 marzo 1934 -27 ottobre 2025), uno dei più grandi protagonisti della fotografia contemporanea internazionale, inaugurando alla presenza della moglie Angela e della figlia Barbara una sala dedicata.
Le immagini esposte sono selezionate dalla serie Transiti (2008) entrata nelle collezioni di Capodimonte con altri lavori di Jodice (Omaggio a Rodin, Avanguardia a Napoli, Eden, La città invisibile).
Queste opere, insieme all’archivio documentale del Maestro, costituiranno il nucleo fondante di un centro di cultura e promozione fotografica di prossima apertura nella palazzina Cataneo (area est del Real Bosco). I lavori già finanziati dal MiC potrebbero iniziare entro la primavera 2026.
“Con la scomparsa del Maestro abbiamo sentito la doverosa esigenza di allestire una sala celebrativa mentre siamo a lavoro per il nostro doppio progetto ― sottolinea il Direttore del Museo e Real boco Eike Schmidt ― rispetto a quanto era stato ipotizzato al tempo della generosa donazione a Capodimonte. Come già annunciato, oltre al Centro polifunzionale a lui intitolato, le opere di Jodice saranno esposte in uno spazio permanente alla riapertura del terzo piano della Reggia, nella sezione Arte contemporanea dove saranno proposte a rotazione tutte le opere fotografiche acquisite da ed ospitate delle mostre. Ringrazio ancora una volta il maestro Jodice e la sua famiglia per la condivisione in ogni passaggio di un tributo tanto atteso dalla città e dalla comunità artistica italiana e internazionale”.
Transiti testimonia il forte legame di Jodice con le istituzioni culturali della sua città. Commissionata per il cinquantesimo anniversario dell’apertura al pubblico del Museo, l’opera sintetizza due momenti fondamentali della sua ricerca artistica: la predilezione per le vedute urbane, paesaggi e luoghi metafisici della memoria e il rinnovato interesse, dopo l’impegno sociale degli anni settanta, per la figura umana, il ritratto, il volto e il rapporto con la tradizione pittorica e dell’arte arte classica. La composizione in dittici e polittici crea un ‘dialogo visivo’ tra epoche, tra pittura e fotografia, tra sacro e quotidiano, accostando frammenti di dipinti dei grandi autori presenti nel Museo (Tiziano, Artemisia Gentileschi, Jusepe de Ribera, Luca Giordano) a volti di uomini, donne e scugnizzi della Napoli contemporanea.
Fin dagli anni Settanta del 900, il Museo e Real Bosco di Capodimonte ha consolidata una fitta collaborazione con Jodice. Tra le importanti donazioni anche la sua camera oscura dove sono nate tutte le opere e che sarà esposta nel Centro polifunzionale, archivio e le pubblicazioni. Il centro, per precisa volontà del Maestro, sarà destinato alla valorizzazione della fotografia contemporanea, con uno spazio per le attività di giovani autori, un archivio e una biblioteca dedicata alla fotografia contemporanea, aule didattiche e camere oscure per la produzione artistica, spazi per la digitalizzazione ma sarà anche un luogo di incontro e studio con punto bar e ristorazione.
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