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Premio Strega: a stravincere è Antonio Scurati

Scurati, gran favorito alla vigilia della cerimonia, vince il Premio Strega 2019 con “M. Il Figlio del Secolo” (Bompiani).

È con un successo straordinario – ben 228 sui 556 voti espressi, che si è conclusa, nel Ninfeo di Villa Giulia (Roma), la 73esima edizione del Premio Strega. A vincerla, con uno scarto di ben 101 voti dalla seconda classificata, è il napoletano Antonio Scurati, con M. Il Figlio del Secolo, pubblicato da Bompiani (2018). Questo coraggioso romanzo storico, dal tono crudo e schietto, aveva già ottenuto un grande consenso dalla critica, ma anche dal pubblico, con le sue più di 120mila copie vendute.

A presiedere il seggio di voto, quest’anno è stata Helena Janeczek, vincitrice dello Strega 2018.

Gli altri finalisti del prestigioso concorso sono stati la seconda classificata Benedetta Cibrario con Il Rumore del Mondo (Mondadori) con 127 voti, Marco Missiroli con Fedeltà (Einaudi) con 91 voti, Claudia Durastanti con La Straniera (La Nave di Teseo) con 63 voti, e Nadia Terranova con Addio Fantasmi (Einaudi Stile Libero) con 47 voti.

Chi è Antonio Scurati

Nato a Napoli, classe 1969, ma formatosi tra Lombardia e Francia, Scurati è docente e ricercatore alla IULM ed editorialista per La Stampa. Dopo il dottorato, ha coordinato il Gruppo di Ricerca sui Linguaggi della Guerra e della Violenza e ha scritto diversi saggi e libri, tra cui Guerra. Narrazioni e culture nella tradizione occidentale (Donzelli, 2003), finalista al premio Viareggio. Nella sua attività di ricerca, come nei suoi libri, è forte l’interesse per tematiche estremamente attuali e di grande valore sociale, che includono anche la comunicazione di massa.

Tra i numerosi riconoscimenti, vince il Premio Campiello (2005) con Il sopravvissuto (Bompiani), il Premio Selezione Campiello (2015) con Il tempo migliore della nostra vita (Bompiani), e il Premio Mondello (2008) con Una storia romantica (Bompiani). Scurati aveva già partecipato al concorso per l’ambito riconoscimento letterario Strega due volte, nel 2009 e nel 2014, arrivando secondo, ma si dice contento di averlo ottenuto con M., e non lo cambierebbe con nessun altro libro.

Una nuova chiave di lettura per la storia

Primo di una trilogia destinata a raccontare, in una chiave del tutto nuova, la storia d’Italia dalla fondazione dei Fasci di combattimento al 1945, il primo volume M. si conclude con il caso Matteotti. Scurati, però, conferma di essere già al lavoro per il secondo volume sugli anni del regime.

In verità, M. rivela molto della nostra società di oggi. Leggere la storia e, in particolare, il fascismo, in questo caso raccontato in “un modo nuovo” – come afferma Corrado Augias – grazie all’accostamento di documenti e psicologia, permette di comprendere fenomeni complessi e, soprattutto, di ragionare. Questo quanto suggerisce lo stesso autore, che, infatti, si dice “felice che molti italiani leggeranno questo libro, perché impareranno a conoscere la nostra storia con la speranza che non si ripeta.”

La vittoria di questo romanzo storico sull’ascesa del fascismo e della presa di potere di Mussolini apre una nuova stagione per la letteratura impegnata, portavoce di un impegno civile e politico motivato dalla necessità di promuovere la riflessione critica tra le persone. La letteratura, insomma, che non è solo diletto ma che si riappropria di un antico ruolo e comincia a destare le coscienze.

L’appello lanciato da Scurati porta con sé un messaggio chiaro: “Cercate di conoscere, di capire. È quello che cerco di spiegare ai miei studenti. Ci sono piaceri facili, come ad esempio il liquore Strega, e piaceri più difficili. La conoscenza, il sapere, la lettura profonda non è un dovere, è un piacere più raffinato.”

Il Reading Letterario di RaiTre

Ispirato all’allora candidato al Premio Strega, sabato 11 maggio su RaiTre è andato in onda anche un evento, ben più di un reading letterario – Il Figlio del Secolo  appunto – che ha visto la partecipazione dell’attore napoletano Marco d’Amore, conosciuto per il suo ruolo nella celebre serie Gomorra, ma anche di Luca Zingaretti e di Valerio Mastandrea in veste di lettori ed interpreti degli estratti del libro neo-vincitore dello Strega 2019.

 

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