sabato, Maggio 4, 2024
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De Luca VS Fontana: questa sera l’atteso faccia a faccia tra i governatori

Questa sera il confronto tra i due governatori andrà in onda in seconda serata durante la trasmissione “Porta a Porta”: ecco tutto ciò che c’è da sapere sul loro operato durante l’emergenza.

De Luca e Fontana: il confronto televisivo

Hanno affrontato la pandemia attraverso strategie in antitesi l’una con l’altra; le loro prospettive riguardanti l’apertura sono decisamente agli antipodi; sono a capo di regioni che, nell’emergenza, si trovano in posizioni opposte: questo il ritratto del presidente della Regione Campania Vincenzo de Luca e del presidente della regione Lombardia Attilio Fontana. 

Questa sera, i due governatori si potranno confrontare faccia a faccia durante la trasmissione “Porta a Porta”, condotta da Bruno Vespa e che andrà in onda in seconda serata sulla rete televisiva Rai Uno.

Campania e Lombardia durante l’emergenza Covid-19

Non è certamente la prima volta che regione Campania e Lombardia si ritrovano contrapposte l’una all’altra.

La Campania con De Luca

La linea dura scelta dal governatore Vincenzo De Luca ed il rigore applicato dalla maggioranza dei cittadini campani ha innegabilmente pagato.

Agli abitanti della regione sono stati imposti divieti ancor più restrittivi di quelli previsti dai decreti del governo nazionale: per esempio, sono state vietate tutte le attività all’aperto sin dal primo momento e sono state limitate le consegne di cibo da asporto alle pietanze preconfezionate.

Certo, il prezzo di questi risultati è stato molto alto, ma si è evitata la terribile ipotesi del divampare del covid-19 in Campania, regione che, come ha ricordato più volte il presidente, in alcune zone metropolitane presenta la più alta densità d’abitanti del continente europeo.

Lo scoppio di un virulento focolaio d’epidemia in queste zone sarebbe stato inarrestabile, anche perché la sanità della regione Campania era, agli esordi della pandemia, appena uscita da un commissariamento che durava da molto tempo.

Nonostante le scarse risorse a disposizione e la situazione della sanità, grazie all’impegno dei cittadini che per la maggior parte non hanno contravvenuto alle regole, degli operatori sanitari e delle scelte oculate del governatore si è riusciti ad evitare il peggio.

E non solo: il Cotugno, ospedale di Napoli specializzato nel trattamento delle malattie infettive, è diventato centro d’eccellenza in materia di studio, trattamento e contrasto del Covid-19 riconosciuto a livello mondiale. 

I risultati sono stati colti negli ultimi giorni: per ben quattro giorni di seguito, nell’ultima settimana, non ci sono stati morti, in Campania, legati al Covid-19.

La Lombardia con Fontana

A differenza della virtuosa Campania la Lombardia si trova, purtroppo, in una situazione disastrosa, per quanto riguarda l’emergenza Covid-19: si parla, a livello mondiale, di un vero e proprio “caso Lombardia“.

Il numero di morti civili dovuti alla pandemia è così elevato da aver superato le morti di civili avvenute durante tutto l’arco della seconda guerra mondiale: è, questo, un dato veramente spaventoso.

Polemiche, in questi giorni, si sviluppano anche per il numero elevatissimo di morti avvenute nelle RSA – Residenze Sanitarie Assistenziali per Anziani.

Si tratta del tristemente celebre caso riguardante anche il Pio Albergo Trivulzio di Milano, che tuttavia non è l’unico nel quale si sono verificate le morti oggetto dell’indagine: sarebbero infatti almeno 15 le residenze per anziani su cui stanno lavorando gli inquirenti.

Le indagini sono molto complesse e dovranno rispondere ad alcune scomode domande che per ora non hanno ancora risposta: sono state occultate delle informazioni? Sono state manomesse delle cartelle cliniche? Sono state prese abbastanza precauzioni, in queste strutture, per evitare il divampare della pandemia?

Ma, soprattutto, si cercherà attraverso il lavoro degli inquirenti di fare chiarezza riguardo una delibera dell’8 Marzo 2020 della Regione Lombardia, che chiedeva alle Rsa di ospitare volontariamente alcuni malati covid-19 dimessi da altre strutture.

La delibera è stata oggetto dell’attenzione di molti ed anche molto criticata. In risposta a queste critiche, il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana ha replicato asserendo di esseresotto attacco” in quanto esponente della destra:

Una delibera simile a quella della Lombardia sulle Rsa era stata presa dal Lazio. Ma al governatore del Lazio non è stato fatto alcun tipo di contestazione.

Si cerca di attaccare l’organizzazione lombarda. C’è un attacco nel confronto mio in quanto rappresentante di una certa parte politica. Si sta facendo quel fuoco incrociato  che è sempre stato fatto quando al governo c’era un rappresentante del centrodestra.

Qui al governo c’è un rappresentante non del centrodestra, ma in Lombardia c’è un rappresentante del centrodestra.

Immediata è stata la risposta dell’assessore alla sanità del Lazio Alessio D’Amato:

Fontana non si permetta di mistificare: nel Lazio si sono create Rsa esclusivamente Covid per pazienti positivi che secondo le indicazioni cliniche non necessitano di ricovero ospedaliero. Lunedì ne apriremo una interamente pubblica a Genzano di Roma.

Nonostante la situazione della Lombardia sia ancora drammatica e nonostante le polemiche e le difficoltà, il leghista Attilio Fontana spera in una prossima riapertura.

Quando infatti è stata ventilata l’ipotesi di una riapertura regionalizzata e scaglionata in base al numero di contagi per regione, il presidente della Lombardia si è mostrato decisamente contrariato, sebbene in teoria rispecchi perfettamente l’idea di un’Italia federale che tanto è stata cara al partito della Lega:

Questo sarebbe un grosso rischio, perché il contagio riesce a non diffondersi se c’è il rispetto di certe regole. Se rispettassimo tutti le stesse regole, riusciremmo a contenerlo. Se così non fosse non dovrebbe aprire nessuno.

Il Confronto a “Porta a Porta”

Si prospetta, dunque, un interessantissimo confronto tra due regioni che hanno affrontato la pandemia con modalità estremamente differenti e che hanno obiettivi parzialmente diversi.

L’appuntamento è alle 23:50 su Rai Uno. 

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