venerdì, Aprile 19, 2024
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Nuova ordinanza regionale, continua la polemica sulle restrizioni di apertura dei “baretti”

Ordinanza 55 della Regione Campania: ancora restrizioni sulla riapertura dei “baretti”.

Ieri il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha firmato l’ordinanza 55, che prevede la riapertura di ristoranti e baretti. L’ordinanza non ha però raccolto il favore dei proprietari dei baretti, poiché vieta la vendita di alcolici con asporto dopo le ore 22. Ecco quindi il testo dell’ordinanza che ha dato il via ad un’altra polemica:

Fino al 30 giugno 2020, l’orario di chiusura degli esercizi commerciali è fissato, limitatamente ai fine settimana (venerdì- domenica), alle ore 02,00 p.m. Rimane il divieto di vendita di alcolici con asporto oltre le ore 22. È fatta salva la possibilità di musica, anche dal vivo, negli esercizi di ristorazione (bar, pub, ristoranti, etc.), ma resta confermato il divieto di assembramenti e di balli, all’aperto o al chiuso.”

L’ordinanza 55 della Regione Campania apre una nuova polemica

Insomma bar e locali aperti fino alle 2:00, ma la vendita di alcolici è permessa solo fino alle 22:00. A tal proposito, ad “alzare la voce” contro l’ordinanza, interviene l’associazione Chiaia Night, guidata da Aldo Maccaroni:

«Sicuramente l’estensione alle due dell’orario di apertura è una gradita notizia, resta però il limite imposto all’asporto che danneggia specialmente i locali più piccoli. Un limite che non garantisce neanche una ripresa a tutti gli effetti delle nostre attività. Ascoltiamo spesso il presidente De Luca parlare di ragazzi minorenni in coma etilico nel periodo pre-Covid, come se questo fosse il dato su cui basarsi per limitare l’orario dell’asporto».

L’associazione Chiaia Night dunque sottolinea che il problema dell’abuso di alcol non può essere risolto con tale limitazione:

«Il problema dell’abuso di alcol da parte dei minori va senz’altro risolto, ma non è questo il modo. I nostri locali lavorano nel pieno rispetto delle regole. Non somministrano alcolici ai minori e a chi è già in evidente stato d’ebrezza. Per un’azione efficace serve come prima cosa un maggior controllo e coinvolgimento dei genitori di questi ragazzi e di tutti coloro che hanno il compito di educarli. Il limite all’asporto di alcolici alle 22, a parer nostro, non solo non riduce i rischi di assembramento, ma non è la soluzione al problema dell’abuso di alcol. In questo modo si sta penalizzando un’intera categoria che lavora onestamente e vorrebbe riprendere a farlo dopo mesi di chiusura».

Anche l’associazione Chiaia Viva e vivibile partecipa alla polemica sull’ordinanza 55 della Regione Campania. I motivi sono però diversi. La presidente Caterina Rodinò afferma:

«Non possiamo condividere il prolungamento degli orari perché penso che i controlli delle forze dell’ordine non saranno prolungati. Sarà ben difficile quindi che vengano rispettate tutte le regole, sia quelle Covid sia quelle sul rispetto degli orari di chiusura e la musica all’interno dei locali senza che venga percepita all’esterno dopo le 24».

Bisognerebbe dunque aumentare i controlli per poter garantire il rispetto delle regole anti-Covid, il rispetto della quiete pubblica. Inoltre è fondamentale ridurre l’abuso di alcol da parte dei minori, ma l’ordinanza 55 della Regione Campania è davvero il giusto metodo?

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