Le trattative sono ancora in corso. Sul tavolo, il programma e le condizioni poste dal leader di IV Matteo Renzi. Il suo partito non supera il 3% nei sondaggi, eppure sembra essere lui adesso al comando.
Con un programma scritto, una sorta di Contratto di Governo 2.0, il senatore di IV sta cercando di incatenare la maggioranza al suo programma e alle sue condizioni. Dopo la richiesta di Crimi, leader 5 Stelle, di accantonare gli argomenti controversi e provocatori, Renzi risponde con le sue condizioni quasi assurde. E sembra che stia proprio guardando ai 5 Stelle, proponendo un programma che, se dovessero accettare, li porterebbe ad un rapido suicidio politico.
Tra le condizioni poste da Renzi ci sono il si alla Tav e al MES, ma soprattutto la rimozione del Reddito di Cittadinanza. Il dibattito continua, si cercano punti di caduta e si inizia finalmente a parlare di nomi, spunta l’ipotesi di Boschi all’economia. Ma per Renzi, i nomi contano poco. Infatti, l’obiettivo del suo “Contratto di Governo” è di vincolare l’azione dell’esecutivo, in modo che chiunque possa prendere il posto di Premier sarà letteralmente subordinato ai dettami di Italia Viva.
Si cerca di capire come mai Renzi abbia ancora tutto questo potere, considerando che il suo partito, per l’appunto, non vale il 3%. La realtà è che Renzi sta sfruttando a suo favore due elementi vitali: la pandemia e la volontà dei 5S di restare sulla poltrona. Due elementi che spingono a cercare accordi, a piegarsi a condizioni e alimenta un trasformismo rinato nel Movimento. Non resta che vedere se il movimento accetterà queste condizioni o se sceglierà di andare ad elezioni(PD e 5S hanno già espresso il loro dissenso ad un governo istituzionale).
