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20 marzo, Equinizio di Primavera: la bella stagione si risveglia con un fiore

Quest’anno, il primo giorno di Primavera cade il 20 marzo. Il racconto dell’avvento della stagione dei fiori ha origini molto antiche.

La Primavera, come si narra in un famoso mito greco (di cui vi è anche una versione romana), è il segno che Persefone, figlia della prosperità, può far ritorno sulla Terra dagli Inferi. Col suo ritorno, la vita e la natura possono finalmente rifiorire dopo la gelida stagione invernale.

Persefone (o Proserpina nella versione romana) è la figlia di Demetra (o Cerere), dea dei campi e dei raccolti. La giovane si recava spesso nei prati a cogliere splendidi fiori. Un giorno però, mentre era incantata dalla bellezza di un narciso nella piana di Nysa, comparve su di un carro d’oro trainato da due cavalle Ade (o Plutone), il signore degli Inferi, che si invaghì della ragazza e la volle come sua sposa. A tal fine, rapì la fanciulla che venne disperatamente cercata per giorni da Demetra che, dopo aver saputo la verità, decise di non occuparsi più della terra e dei suoi frutti, causando periodi di di siccità, carestie e pestilenze.

Col passare del tempo e non sapendo più nulla della figlia, la situazione sulla Terra peggiorò sempre più: si moriva di fame, il raccolto non maturava e i fiori non sbocciavano. Gli uomini chiesero aiuto a Zeus (o Giove), che aveva il compito di far tornare da Demetra la figlia, ma Ade per tenere con sé Persefone, le fece mangiare sei chicchi di melagrana, simbolo di amore eterno. Infatti, chi mangia il cibo degli Inferi è costretto a restarvi.

Con l’intervento di Zeus si arrivò però ad un accordo: visto che Persefone non aveva mangiato il frutto intero, sarebbe rimasta nell’oltretomba solo per un numero di mesi equivalente al numero di semi da lei mangiati, equivalenti al periodi dell’autunno e dell’inverno, potendo così trascorrere con la madre il resto dell’anno. Così, Persefone avrebbe trascorso sei mesi con il marito negli Inferi e sei mesi con la madre sulla Terra. Demetra allora accoglieva con gioia il periodico ritorno di Persefone sulla Terra, facendo rifiorire la natura in primavera e in estate.

Con l’arrivo sulla Terra di Proserpina dunque, i germogli ritornano, il grano matura ed i ciliegi fioriscono perché Demetra, divinità materna della terra e della fertilità, per la gioia di poter riabbracciare la figlia cosparge la terra di fiori.

Ci sono molte altre leggende sulla Primavera. Ma sapete perché la primula è il suo simbolo? Questo è uno dei primi fiori a spuntare nei prati e una leggenda narra che proprio la sua nascita coincida con la Primavera.

Dopo un lungo e rigido Inverno, gli animali del bosco continuavano a soffrire il freddo, aspettando la Primavera che tardava ad arrivare. Nonostante il tempo passasse, però, loro attendevano senza perdere mai le speranze.

Infastidito, il Signore dell’inverno decise allora di andar via ma, prima di far ciò, trasformò la Primavera in una statua di ghiaccio. Per far cessare il gelo, bisognava risvegliare la Primavera. Così, gli animali si rivolsero ad un saggio gufo che disse loro : “L’unico che ci può aiutare è il Sole, solo i suoi raggi possono sciogliere il cuore della Primavera”.

Il Sole rispose: “Ci vuole qualcosa di magico! Se riuscirete a trovare, fra la neve, un piccolo fiore di Primavera, il gioco è fatto! Portatelo vicino alla statua e il ghiaccio si scioglierà”.

Dopo svariate ricerche, gli animali trovarono tra la neve un piccolo fiorellino viola, che fu portato accanto alla statua che all’istante si risvegliò. La Primavera scelse così il suo simbolo: “D’ora in poi, tu sarai il mio simbolo. Il tuo nome sarà Primula perché sarai il fiore che annuncerà il mio ritorno”.

Maria Rita Balletta
Maria Rita Balletta
Studentessa di Giornalismo ed Editoria presso l'Università di Roma Tre. Appassionata di Cultura, Ambiente e Sport.
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