martedì, Aprile 23, 2024
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Afghanistan: nuovi attentati a Kabul, l’ Isis- Khorasan rivendica

Afghanistan nuovamente sotto i riflettori, continuano gli attentati dell’ Isis K a Kabul. Oltre 50 vittime in una settimana

di Nicolaos Nicolau

Non volano più aquiloni su Kabul da ormai nove mesi e l’icona dell‘Afghanistan sui nostri notiziari sembra quasi scomparire. La presa di potere dei Talebani ha destabilizzato l’intero contesto di sicurezza e libertà afgano, ormai il paese compare e scompare dagli schermi di tutti gli osservatori di politica internazionale. Eppure, le vicende di Agosto non determineranno un affondo dell’Afghanistan nel dimenticatoio delle notizie e nemmeno nell’irrilevanza geopolitica del proprio paese. Difatti, l’onda di cambiamenti avvenuti nell’Emirato mediorientale determinano una transizione strategica che sta sposando i termini della nuova “amministrazione”. Sebbene inizialmente il ceto politico reggente dei talebani avesse solo rapporti conflittuali con l’occidente, oggi potrebbe raggiungere nuovi livelli di intesa mai visti prima.

Inoltre, i Talebani sono un organismo fondamentalista islamico portatore di un ideale politico pronto a recuperare il portato culturale e sociale dell’Islam. Provando, quindi, a ricreare un Emirato con dei confini ideologici, economici e politici ben definiti (appartenenti solo all’Afghanistan come nazione). Questo comportamento però non sembra piacere ad un nemico già conosciuto al governo di Baradar, ovvero il rappresentante del Daesh – Korasan Isis k. I jhiadisti del Khorasan, infatti, non apprezzano il sentimento di unità nazionale divulgato in Afghanistan e neppure il suo isolamento dall’influenza religiosa e politica esterna. Nell’ultima settimana Kabul è stata colpita da diversi attentati rivendicati da quest’ultimi, determinando un’alleanza non scritta tra Occidente e Afghanistan per la lotta al nuovo terrorismo.

Afghanistan – Attentati a Kabul

 

Il venerdì più sanguinoso di sempre nel mese santo del Ramadan per tutti gli afghani. Kabul scossa da una potente esplosione durante le preghiere della Moschea Khalifa Sahib nel quartiere occidentale della capitale. A renderlo noto il Ministero dell’Interno Afgano, che attraverso il portavoce ha affermato – ” L’esplosione è avvenuta due ore dopo la preghiera del venerdì, mentre i fedeli stavano eseguendo rituali”. Bismillah Habib ha aggiunto – ” almeno 22 persone sono rimaste ferite. L’esplosione ha colpito la moschea Khalifa Sahib nella parte occidentale della capitale nel primo pomeriggio”. Il primo bilancio ufficiale conferma almeno 50 vittime e altrettanti feriti. Numerose sono le testimonianze ricevute dai media occidentali come BBC, che riporta le parole di un cittadino.

Wahid, un afgano sulla trentina, ha detto che era a casa quando ha sentito dell’esplosione e si è precipitato alla moschea subito, sapendo che suo fratello era lì. Ha ricordato la scena del caos, le urla e le grida di aiuto. Ha aiutato a portare i feriti alle ambulanze. “Tutti piangevano e erano coperti di sangue,” dice Wahid. “Mi dissero che mio fratello era stato ferito.” Le ambulanze hanno corso fino al sito, guidando fino alla fine di una strada stretta in un quartiere orientale di Kabul per raggiungere la moschea.

Altri dettagli ben definiti, invece giungono dai media pakistani. Si parla di oltre 50 fedeli  morti nell’esplosione. Lo riferiscono i giornali  pakistani, citando il responsabile della moschea presa di mira, che ha parlato di un attacco kamikaze. La moschea al momento dell’esplosione era stracolma di fedeli. Per questo i residenti temono che il bilancio delle vittime possa aggravarsi. Il portavoce del ministero dell’Interno talebano , Mohammad Nafi Takor non ha fornito ulteriori dettagli. Attualmente l’area colpita è stata messa in sicurezza dalla polizia talebana, la quale ne ha limitato l’accesso.

L’Isis K

In un primo momento nessuno ha rivendicato la paternità dell’attacco,  l’ennesimo messo a segno contro il nuovo governo  in questo mese. Ieri, attraverso i soliti mezzi, il gruppo jihadista dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante – ha rivendicato l’ esplosione. Terroristi coinvolti anche in quelle a bordo dei minibus in cui hanno perso la vita  nove persone a Mazar-i-Sharif. In quest’iltimo almeno 31 persone sono state uccise  e 87 sono state ferite. Secondo la BBC, i  talebani dicono di aver sconfitto l’IS  ma il gruppo rimane una seria sfida alla sicurezza per i nuovi governanti dell’Afghanistan.

L’attacco alla moschea di Mazar-i-Sharif è stato effettuato usando un sacchetto booby-trapped a distanza e  fatto esplodere quando la costruzione è stata riempita di ”fedeli”. Secondo l’AFP francese, l’ Isis K  ha definito l’attacco parte di una campagna globale in corso per “vendicare” le morti del suo ex leader e portavoce  Ahmad Zia Zindani.  Gli ultimi due attacchi dell’Isis k si aggiungeranno a quelli della settimana scorsa, dove  una moschea sciita di Kabul è stata vittima di un  attentato che ha provocato la morte di  12 persone. Mentre, nei giorni successivi  almeno 36 persone sono rimaste uccise in un altro attentato contro una moschea a Kunduz (a nordest). Letale anche la bomba in una scuola maschile nel quartiere sciita di Kabul, che provocato la morte di sei studenti.

Nicolaos Nicolau
Nicolaos Nicolauhttps://www.instagram.com/nicogreek_69/
Studente universitario presso il DISP dell'Università Federico II di Napoli
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