giovedì, Maggio 16, 2024
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Afragola: il comune è ufficialmente in dissesto finanziario

Afragola – Dopo l’interminabile seduta consiliare di martedì, questa sera è arrivata l’ufficialità: il comune di Afragola è in dissesto finanziario. Ad annunciarlo in Sindaco, Antonio Pannone, in un lungo post che vi riproponiamo in forma integrale.

Il rendiconto di gestione relativo al 2021 ci ha consegnato un disavanzo complessivo di quasi 51 milioni di euro con un peggioramento del risultato di gestione di 12 milioni di euro.
Sarebbe superfluo sottolineare che di questo disastro l’Amministrazione comunale in carica non ha nessuna responsabilità.

È necessario, invece, far presente -come ho spiegato in Consiglio comunale- che non vi sono oggi le condizioni per far fronte ad una situazione così difficile con le ordinarie modalità di risanamento previste dal Testo Unico degli enti locali, nemmeno facendo ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale. In realtà le condizioni non c’erano neppure negli anni scorsi ma altri avevano scelto la strada del silenzio omertoso con qualche ardito trucchetto contabile oggi improponibile. Lo stesso Collegio dei revisori dei conti nella relazione sulle cause che hanno provocato il dissesto finanziario, scrive che “affinché si possa dare avvio ad un reale processo di risanamento economico finanziario dell’ente libero da debiti progressi (…) la strada da perseguire sia quella del dissesto finanziario si sensi dell’art. 244 del Testo Unico degli enti locali”.

Sono state, purtroppo, confermate la cronica difficoltà di riscossione delle entrate e di recupero dei credi vantati con una situazione di cassa incompatibile con le esigenze di pagamento dei debiti dell’ente. Per troppo tempo, nelle precedenti gestioni politico-amministrative, si è nascosta la polvere sotto al tappeto e si è occultato più di qualche scheletro negli armadi degli uffici comunali. Nella seduta di ieri del Consiglio comunale la maggioranza con la deliberazione dello stato di dissesto si è assunta la responsabilità propria di una vera classe dirigente perché bisognerà avere equilibrio, serietà e umiltà per governare questa delicatissima fase della vita amministrativa.

Le minoranze, con qualche eccezione, hanno preferito “fare ammuina” per poi lasciare l’aula al momento del voto. Ci aspettavamo più attenzione e rispetto per la nostra Città. Ma continuiamo a nutrire la speranza che tutti coloro che siedono in Consiglio comunale si rendano conto che al primo posto va messo il bene della comunità. Ora bisogna guardare avanti e non farsi distrarre da chi, con il caos dialettico, per effetto di avvelenate frustrazioni, vuole nascondere le proprie gravi responsabilità accumulatesi nel corso degli anni. A fare chiarezza sulle responsabilità del dissesto saranno le competenti autorità, a cominciare dalla Corte dei conti. È partita una ambiziosa operazione di verità che va messa a disposizione degli afragolesi. Quel che possiamo già confermare con certezza ai nostri concittadini (dopo averlo ribadito con forza in Consiglio comunale) è che impegneremo tutte le nostre energie per garantire al meglio l’assolvimento delle funzioni indispensabili e dei servizi essenziali dai quali dipendono la tutela dei diritti e le prospettive di crescita e di sviluppo della nostra amata Afragola.
Avanti insieme per il bene degli afragolesi!

Di parere del tutto opposto il consigliere d’opposizione Antonio Caiazzo, che spiega le sue ragioni in quest’altro post:

Una giornata triste per Afragola e per tutta la comunità. La maggioranza del sindaco Pannone ha approvato la dichiarazione di dissesto finanziario. In verità, la scelta non ha convinto nemmeno tutti i consiglieri della coalizione di governo. Ben tre consiglieri comunali dell’alleanza di Pannone hanno disertato l’aula, manifestando pubblicamente e chiaramente la presa di distanza da una scelta arrivata alla fine di un iter pessimo. Basti pensare che il rendiconto finanziario è stato approvato per ben tre volte dalla giunta perché puntualmente gli atti erano sbagliati.
Prima descrivevano una situazione finanziaria florida, poi gli atti parlavano di una situazione florida al punto da poter rilanciare i laghi, i monti, il mare e i lidi di Afragola, per finire poi con la scoperta di un buco di bilancio pari a 50 milioni di euro. Pessimi gli assessori, pessima la burocrazia ed è assurdo che tutti i rendiconti sbagliati portassero addirittura il parere favorevole dei revisori dei conti. Il festival dell’incompetenza e dell’approssimazione. Inadeguati a gestire il governo di una città come Afragola.
Politicamente la maggioranza esce divisa, sul piano amministrativo, invece, c’è solo l’imbarazzo dei leghisti afragolesi di dover sostenere una dichiarazione di dissesto senza nemmeno sapere quale sia la verità e con la consapevolezza che la politica abbia lasciato un vuoto colmato da un apparato dirigente che, ove mai ce ne fosse ancora bisogno, ha dimostrato la sua incapacità, figlia anche di scelte scellerate sulla macrostruttura effettuate dal sindaco Pannone in controtendenza con quanto fatto durante la gestione commissariale a tutela della legalità
Al netto di ogni valutaIone, da oggi il Comune è in dissesto finanziario e sarà la Corte dei Conti a verificare eventualmente responsabilità e errori commessi da qui ai cinque anni precedenti.
Resta l’amaro in bocca di aver affidato il governo della città a persone incompetenti ed anche irresponsabili.

La verità è che Afragola e i suoi cittadini per queste persone non valgono nulla. E torniamo a casa consapevoli di aver espresso il nostro dissenso ma purtroppo, in aula, nonostante le assenza della maggioranza, i numeri non sono dalla nostra parte. E da oggi siamo ufficialmente un Comune in dissesto.

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