venerdì, Maggio 17, 2024
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Asso (Como): Carabiniere uccide il suo comandante, arrestato

È accaduto ad Asso (Como). Un carabiniere ha sparato ed ucciso il suo comandante. L’uomo è ora agli arresti.

Il tutto è avvenuto nella caserma di Asso, in provincia di Como, dove i carabinieri hanno trattato durante la notte la resa del brigadiere, Antonio Milia, il quale ha sparato al comandante della stazione, il luogotenente Doiano Furceri. Un carabiniere del Gruppo di Intervento Speciale (Gis) è stato colpito ad un ginocchio da un colpo di pistola del brigadiere Milia, rimanendo ferito in modo non grave. Milia è stato arrestato e già nelle prossime ore verrà interrogato dal pm di turno per cercare di far luce sui motivi della tragedia.

Sono liberi, e illesi, gli ostaggi che si trovavano nella caserma dei Carabinieri: si tratta di una donna carabiniere, che ha trascorso la notte chiusa in una camerata, in sicurezza, e delle famiglie degli altri militari, che si trovavano negli alloggi di servizio, a distanza dall’assalitore.

Tutto era iniziato nel pomeriggio di giovedì. L’appuntato Milia, che ha usato la sua pistola d’ordinanza per sparare al comandante Furceri, si è poi barricato in caserma. Alcuni testimoni hanno riferito che il brigadiere ha urlato: “L’ho ammazzato”. Non si conoscono, al momento, i motivi del gesto avvenuto nel pomeriggio.

Milia: giudicato idoneo dopo ricovero psichiatrico

Entrambi i militari sono sposati e hanno rispettivamente tre figli. Milia era stato ricoverato presso il reparto di psichiatria dell’Ospedale di San Fermo della Battaglia (Como) poiché affetto da problemi di disagio psicologico e successivamente dimesso e posto in convalescenza per diversi mesi. Giudicato idoneo al servizio da una Commissione Medico Ospedaliera, era rientrato in servizio da alcuni giorni ed attualmente era in ferie.

Da Lecco, il luogotenente Doriano Furceri era stato trasferito ad Asso. Nel centro storico della località sulla sponda orientale del lago di Como erano comparse alcune scritte contro il militare, sposato e con tre figli: “Giù le mani dalle mogli degli altri”. Non si sa se queste accuse siano collegate con il gesto del brigadiere Antonio Milia.

Il comandante generale Teo Luzi, a nome di tutti i Carabinieri, si stringe attorno alla famiglia della vittima, garantendo “la massima trasparenza nell’accertamento dei fatti”. Il brigadiere Antonio Milia era stato riammesso in servizio a seguito del giudizio di una Commissione Medico Ospedaliera, ente sanitario esterno all’Arma, e dopo copiosa documentazione medico sanitaria di una struttura Ospedaliera pubblica.

 

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Maria Rita Balletta
Maria Rita Balletta
Studentessa di Giornalismo ed Editoria presso l'Università di Roma Tre. Appassionata di Cultura, Ambiente e Sport.
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