lunedì, Novembre 4, 2024
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Cittadinanza onoraria a Giovanni Minoli: salvai la Rai a Napoli con “Un Posto al Sole”

Quando la Rai dei professori voleva chiudere Napoli per fare cassa, Elvira Sellerio, consigliera del sud, mi chiamò una notte dicendomi che non poteva permetterlo. E mi chiese un’idea“.

Lo racconta Giovanni Minoli nel giorno in cui il sindaco Gaetano Manfredi gli conferisce la cittadinanza onoraria di Napoli, con cerimonia nell’auditorium di Via Marconi. Quell’idea era ‘Un posto al sole’, attualmente alla 28/a stagione, 6.445 episodi prodotti (debuttò il 21 ottobre 1996), un girato pari a 1500 film, 8,3 di share medio su Rai 3 in prime time con due milioni di spettatori.

Io stavo studiando da tempo la lunga serialità, che è come un grande romanzo popolare, non chiamatela soap opera. Misi insieme professori universitari, ricercatori del Censis, giornalisti per dare le linee guida agli sceneggiatori, chiesi il radicamento sociale. E così il centro fu salvato, anche se avevamo tutti contro e ci sentivamo come nel Far West. In seguito, dopo quel genio della Sellerio, mi aiutò un’altra donna, Letizia Moratti“.

Minoli ricorda, insieme ai 2500 posti di lavoro compreso l’indotto, che ‘Un posto al sole’ è il programma italiano più visto al mondo, “tutte le nostre comunità lo seguono. Chiedetelo agli attori che hanno accoglienze hollywoodiane“.

E sulla cittadinanza: “Sono onorato, adoro Napoli, sono un torinese con casa a Filicudi. Da sabaudo provo a restituire al sud un po’ di quello che abbiamo rubato – ripete ironicamente – a Napoli mi è riuscito, in Sicilia no“.

La Laudatio è stata affidata a Pietrangelo Buttafuoco, presidente della Biennale che lo descrive come ‘uno sciamano’. La cittadinanza onoraria, per l’amministratore delegato della Rai Roberto Sergio, “è un simbolo del profondo apprezzamento per il suo lavoro, che va oltre i successi televisivi, per toccare le vite di persone, scoprire e promuovere talenti, narrare storie che rispecchiano la società in tutte le sue forme“.

In sala ad applaudire il giornalista anche la sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni, il procuratore di Napoli Nicola Gratteri, Dario Franceschini e Marianna Madia. Sul palco una delegazione degli attori veterani di ‘Un posto al sole’. La cerimonia è stata preceduta da un minuto di silenzio per la tragedia di Suviana.

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